GIAN LUIGI PRATI - Web Site

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— CARICATURE —


Forse sono nato con una matita in mano...

Da piccolo riempivo di acquarello qualsiasi pezzo di carta che mi capitava a portata di mano nella tabaccheria degli zii e quando tornavo a casa pasticciavo il pavimento dell’officina di mio padre con i gessetti colorati rubati dallo smonta gomme; il tutto tra gli sguardi stupefatti dei clienti. Incuriosiva soprattutto a quell’epoca (erano i primi Anni ’70) il fatto di vedere un “mancino” scrivere liberamente senza essere punito per utilizzare contro natura la “mano del diavolo”, come veniva chiamata la mano sinistra dai vecchi di allora.

Non oso pensare a quanti piccoli geni prima di me fosse stato estirpato il dono del disegno solamente perché obbligati, anche a scuola sotto l’occhio vigile di maestri severissimi e intransigenti, a scrivere con la mano destra, tenendo legata dietro la schiena quella sinistra!

Ho letto una valanga di Topolino. Ah, che disegnatori e che inchiostratori! Ci proviamo a migliorare? Durante gli anni delle medie mi cimentavo con le caricature dei miei compagni ma è dal primo anno scolastico alle superiori (1986-1987) che acquistai fiducia nelle doti di caricaturista. Ogni giorno ero obbligato a inventarmi una nuova vignetta con una nuova storia. Cercavo di dotare ogni personaggio di varie identità (da studente ad animale, da prostituto a giustiziere mascherato...) Spesso tralasciavo di ascoltare la lezione in corso osservando una compita forma di "magno": il fumetto. Non eravamo un gruppo affiatato ma piuttosto eterogeneo. Ognuno di noi apportava un proprio contributo “criminalesco”. La Preside trema ancora oggi ripensando a noi... Le mie storie diventavano una sorta di canovaccio per la vita scolastica dei miei amici. C'era ad esempio chi imparava a fumare perché nelle avventure del diario veniva raffigurato tale, chi modificava i propri gusti sessuali solo perché sul diario era un omosessuale sperduto nella schiuma di una vasca idromassaggio e chi si credeva veramente un supereroe. A volte le storie erano commissionate ma la verità era che i miei compagni mi permettevano di agire sui loro comportamenti attraverso il carisma esercitato con le mie vignette. Alcuni personaggi avevano vita breve perché si perdevano per strada... Uno "zoo"! Ecco, proprio così è stato più volte definito alla Preside. E ogni "animale" la faceva rabbrividire a tal punto che la sezione A è stata trasferita al piano "catacumbæ". Grigio e buio, lontano dal sole. I vetri delle enormi finestre delle aule, che tremavano a ritmo sincopato al passaggio di ogni camion, erano così incrostati da depositi decennali di polvere, smog e licheni che i raggi solari filtravano con strane tonalità dello spettro visibile. Si viveva e si lavorava da schiavi in una tetra luminescenza "boreale", tra una polvere impalpabile e iridescente sospesa nell'aria, brillante di luce fredda e fioca, quasi artificiale. Si viveva così, immersi in una cupa atmosfera da "crepuscolo degli dei" dove per catarsi si intendeva solo quella dell'occhio.

Per fortuna che nel nostro mondo, facente parte dell'orlo esterno dell'universo del Nervi, così lontano dal Governo centrale, si era liberi di urlare un po' di più. Ecco allora che gli studenti potevano sviluppare una loro personalità facendo notare e valere la loro voce, cimentandosi nei "versi" più disparati, agghiaccianti come un latrato solitario lanciato nel profondo di una fredda notte. Canti simili a dei gospel, preghiere intrise di una speranza per un futuro migliore, in fervente attesa di un "vello" che ci liberasse dall'opprimente giogo della Preside. L'effetto complessivo di tutti quei suoni e boati? Un misto tra "La vecchia fattoria" e la foresta pluviale. Per avere un'idea scenografica dell'ultimo girone dell'Inferno dell'Istituto, immaginatevi Hiroshima e Nagasaki il 6 e il 9 agosto del 1945. Ma nonostante tutti i cattivi presupposti, come in ogni storia a lieto fine che si rispetti, anche quelle povere bestiole, declassate in tutto tranne che nelle lettera della loro sezione, sono maturate ugualmente, anzi sono addirittura riuscite a crearsi carriere più brillante di quelle di certi allievi iscritte nelle sezioni più agiate e vicine al sole.

Le caricature che seguono, riprese dai cinque Diari delle superiori, non riportano i nominativi dei miei compagni (anche se penso che farebbero loro comunque piacere) anzi, anche i nomi degli stessi personaggi hanno, in questa sede, variato aspetto.

Non per questo va perduto il significato del soggetto. Per chiarezza ogni personaggio è corredato da una breve descrizione.


Buon divertimento!

Adenoiden Monröhnen

Adenoiden Monronen 

Dall'agghiacciante accento alemanno, desidera impossessarsi del mondo più di ogni altra cosa.
Accanito tifoso della Salernitana, è un aviatore esperto, soprannominato il "Barone Rotto" per via delle sue memorabili imprese.
Viene abbattuto nella battaglia del giugno 1989, quando il suo biplano, colpito a seguito di una... bocciatura contro un pilastro dell'Istituto Nervi, si infrange nelle nebulose natiche della Preside.
Personaggio minore, non è presente negli ultimi due diari. Malgrado tutto è considerato un "buono".

Bobolina

Bobolina

Inespressivo sotto tutti i profili, è il creatore dell'"inspiegabile" Bobolina Parfum, un'aromatica essenza a base di... fumo di sigaretta. Figura positiva, compare in tutti i Diari ma, essendo molto riservato, non risulta mai un personaggio di spicco.

Zoa alias Spermatozoa alias Zoabuster

Zoa

Compagno di banco dei primi anni delle superiori. Difficile identificare una benché minima attività sessuale in lui. Eppure ogni giorno milioni di "girini bianchi" gli scappano da ogni dove invadendo la classe e prendendo di mira l'anziana prof.ssa di mathe, per la quale nutre un debole. Impersona anche il fantasma Zoabuster.

Cornelius

Cornelius

Soprannominato il "Cigno" della sezione A per via del lungo collo (che in realtà non aveva, anzi...), è un saggio genio incompreso. Sa tutto di tutto di storia e parla un impeccabile italiano... ma va bene solo in queste due materie.
Cordiale con tutti, è a un abile pescatore ma adora drogarsi con un potente spray per l'asma.
Curioso allo stato puro, si ficca in qualsiasi guaio.
Sperdutamente innamorato della bella Marinella, compie spettacolari orgasmi nel cesso delle ragazze ogni qualvolta ne sente il richiamo.
Personaggio di rilievo, è considerato il "cuore buono" dei Diari, nonostante appaia solo dal quarto in avanti.
Famosa la sua "casa chiusa" detta "il Venerèl".

Calandrino

Calandrino

Proviene da Catalgirone. Persona molto discreta e cordiale, è un vero "uomo d'onore". Timido e poco comunicativo (parla un ingarbugliato dialetto siculo poco comprensibile, lontano milioni di anni luce dall'italiano), è un casinista al 100%.
La sfortuna la bacia più volte in fronte ogni giorno proprio perché non è cieca!
È l'unico compagno a meritarsi l'ambito "1" di italiano con motivazione: "Ma da dove arrivi?".
Boccaccesca la sua avventura "Calandrino e l'eliocopia".
Sogno ricorrente: trovarsi al cimitero di fronte alla propria lapide.
Un simpatico e fedele amico (tipico di tutti i siciliani) che compie una fugace apparizione nel Diario III, uscendo in punta di piedi, senza fare rumore, elegantemente, proprio come Gigi Marzullo.

Piddu Fi-Fi

Piddu Fi-Fi

È la "prima donna" dei Diari. Sempre presente, è il più "raccontato". Ogni avventura mette in luce un nuovo particolare della sua sfaccettata e duttile personalità. Di origine sarda, è assai intelligente, nonostante le apparenze. Cade spessissimo preda dei giochi sadici di Krakabona "il distruttore", che si diverte a deformarlo a suo piacimento come fosse plastilina. Possiede una doppia identità, poco sfruttata nei diari: Pecorik Fi-Fi, l'eroe mascarato... Amico di tutti è particolarmente affezionato alla Pulce. La sua fama di persona sciocca supera di gran lunga quella di persona dotta. Il suo sogno è quello di essere chiamato un bel giorno "Architetto Ingegnere", proprio come F. L. Wright. Produttore della nota acqua di colonia "Eau de pecorelle", viene spesso indagato per traffici illeciti di rifiuti tossici utilizzati presumibilmente per la produzione di questa originalissima essenza.

Personaggio più che positivo, si innamora dapprima della Nietta, una ragazza di un'altra classe che non perde l'occasione per elogiarne i suoi difetti e, a dire il vero, pare più interessata a catalogare le strane mosche bianche che sfarfallavano attorno ai piedi del suo spasimante. In un secondo tempo si innamora perdutamente della Monaca del Bosco, che prova essenzialmente... stima per lui, perché più interessata al Fichetto.
Gli amici amano appellarlo con il delizioso vezzeggiativo: "il ciulandario".

Licanji

Licanji

Chiamarlo "l'uomo della foresta" è dir troppo. Indubbiamente è felice di stare nella sua foresta.
Protetto dal WWF, è... l'animale più docile della sezione A e di conseguenza risulta la preda più succulenta e ambita dagli altri animali, anche se dopotutto sa difendersi molto bene.
Dà un saggio della sua bravura in uno sceneggiato a quattro puntate comparso sul Diario II, intitolato «Il segreto di Licanji», dove ricopre il ruolo principale di sé stesso. Compie un'ultima apparizione sul Diario III, nonostante la sua carriera termini bruscamente l'anno prima.
Un ultimo commovente capolino tipico del suo bizzarro ed amabile carattere.

Uccello Masaccio

Uccello Masaccio

Personaggio di scarso valore, è presente solo sul Diario II.
Muore prematuramente a causa di una rovinosa bocciatura che gli spezza le ali.
È stato avvistato vivo per l'ultima volta in un negozio di animali impagliati mentre urlava: "non sono una forma rara del condor alessandrino!". Fa ora bella mostra di sé stesso presso il museo naturalistico di Alessandria. 

I supereroi. Super G

Super G

Non potevano certo mancare i supereroi! Super G, Spector e Pecorik Fi-Fi appartengono al lato chiaro; Krakabona e Big Kong sono legati al lavo scuro. Nessun vincitore, nessun vinto: il diploma di geometra interrompe prematuramente ogni finale... Super G e My Golgi sono due aspetti differenti dello stesso personaggio. Super G è un impavido eroe (come Superman) dotato di ciuffo rotante e di motore a reazione fagiolare, ma nella vita di tutti i giorni (come Clark Kent) è ambiguamente alleato di Little Bambi alias Spector (stile Batman e Robin). Li unisce una folle relazione omosessuale. Teneri amanti, sognano di avere un bimbo tutto loro (l'Eletto: punto di equilibrio tra il bene e il male). Infatti i diari nascondono spesso un lato erotico (la "sezione sporca") ricca di retroscena inquietanti. "Lasciate ogni speranza, voi ch'intrate"...

Big Kong e Spector

Big KongSpector

Escluso dalla Natura, rifiutato dalle donne, ignorato dall'umanità, logorato dal male, il genio del male Big Kong terrorizza... non so chi... qualcuno comunque. Provvisto di aculei velenosissimi è l'antagonista di Super G. Naturalmente in nessun diario risulta un loro combattimento: si limitano a minacciarsi vicendevolmente quasi come due pugili prima del match. Big Kong scompare nel buio per i soliti motivi di "pagella" e viene rimosso dal Diario 1989.
Alleato di Super G, Spector (definito da Big Kong "Sir Biss") spinge spesso e volentieri il suo compagno a imprese ardite e colossali. Le sue armi peggiori rimangono gli artigli nightmare e le pavane molotov. Deposti i panni di Spector si diletta a ideare nuovi intrepidi giochi saffici... saffici?...!...
per My Golgi. Love, love, love and peace!

Dema

Dema

Agnostico allo stato puro. Ride e basta. Compare nel Diario IV. Inutile sprecare altre parole per lui.

Gonzo

Gonzo

È uno degli animali di grande stazza. Presente nei primi tre diari. [Approfittava dell'intervallo per picchiarmi ferocemente parlandomi affettuosamente delle vignette che gli dedico. In fondo lo lasciavo fare volentieri: alle ragazze piacciono i fichetti appena pestati. Povero Gonzo, senza volere mi faceva ancora un favore. Oltre il danno anche la beffa!]. Indimenticabile l'incidente stradale che lo ha coinvolto mentre attraversava le strisce stradali al semaforo della stazione ferroviaria; i giornali locali dell'epoca titolavano: "Gonzo investe auto, attualmente in prognosi riservata dal carrozziere".

Leo Fagotto

Leo Fagotto

Un "cuor di leone". Si preoccupa sempre per gli altri. Compagno inseparabile di Mr. Wright, si nutre di succhi di frutta e alloggia in un modesto e maleodorante pagliericcio al centro della sua discarica (il suo banco). Ogni volta che piove si sbaglia sempre a prendere l'ombrello intagliatogli da Tabù.

Chaire

Chaire

Piccola peste, capelli all'olio d'oliva, dal fisico piuttosto sovrabbondante. Si diletta con l'amica Kate a fare esplodere i PC del Nervi. Personaggio minore, appare sul Diario III e IV.


Mazza

Mazza

Montanara produttrice di mozzarelle, naviga spesso con il vento in... poppa. Ha le sembianze di un dinosauro e sogna che il suo cucciolo (non si capisce bene quale) possa nascere libero, fuori dalla prigionia del Nervi. Forse il padre del cucciolo è Little Barci? Mah... non ci capisco una... mazza! Appare sui diari IV-V.


Kate

Kate

La mia compagna di banco [ci scannavamo quasi sempre. Copiava i miei compiti in classe e poi diceva che ero stato io]. Arpìa, polemizza sulla campagna antifumo del Fichetto posando per Molina Parfum. Appare sui Diari III, IV e V.
Sei stata una vera amica Kate... forse...!

Rick 

Rick Agnolo

Definito il "tricheco" della A per via dei poderosi incisivi angolati a 30°, non gode di ottima salute. La prova del "colpo di tosse contro il foglio bianco " del Doctor Gibaud appare visibilmente positiva. Noto per la casa chiusa detta "Il Sirenetto", riesce talvolta a sviare l'amore di Little Barci per My Goggi invitandolo a bere champagne nella sua capiente vasca idromassaggio stracolma della ben nota "schiuma della perdizione". Durante le ore di lezione si diletta a ululare nel corridoio terrorizzando i passanti.

Monaca di Bosco

Monaca di Bosco

Cristianissima Madre Superiora, si presenta per metà (superiore) come casta suora e per metà (inferiore) come trasgressiva diva priva di castità. Piddu Fi-Fi impazzisce d'amore per la Monaca ma ella pare propendere per il Fichetto.
Che storia manzoniana!

Mr. Lewis Wright

Mr. Lewis Wright

Struttura organica semovente ad elevato tenore alcoolico interpretabile esclusivamente attraverso una rilettura quadridimensionale. Assomiglia a una picassiana massa gelatinosa che rotola da una scala. Presente in tutti i Diari è rappresentato talvolta come una vecchia fattucchiera (nonna Lewis) alle prese con filtri tritabudella afrodisiaci.

C.H.R.

C.H.R.

Tecnico specializzato nella messa a punto di nuovi prototipi di missili a testata nucleare, dei quali risulta anche collaudatore. Mitiche le sue... testate! Esplode nel Diario III.

Krakabona

Krakabona

Krakabona_

Colossale! Questo il termine più adatto per descriverlo. Presente dal Diario III. Viene ritratto in scala grafica ridotta a causa della sua stazza. È una furia della Natura. Lo ricordo come un amico ma anche come massacratore delle mie costole (mi eredita da Gonzo, bocciato in Terza). «Guai in vista Prati...!», «Forza Fichetto, ci penso io a rinforzarti quelle costole!». Per fortuna che si affeziona a Piddu Fi-Fi, modificandogli ogni mattina la struttura organica attraverso sapienti applicazioni di pesi... ma che dico... moli... sulle sue esili arcate costali.

Teppisti

 Teppisti

La macchina da guerra della sezione A. Una vera associazione a delinquere. Tabù detto "El Fuego", noto piromane e incisore di ombrelli e giacche di camoscio sulle quali gioca a tris; Spino, esperto nell'uso delle gomme-bolas; Rotunno il burino; il Rosso, perfido taglieggiatore. Mai temporeggiare davanti la milizia della A. Si prova ancora angoscia ripensando a queste carogne. Inutile elencare le scene più raccapriccianti frutto del loro operato. Anche il tentato stupro, ad opera di Tabù verso il buon Testa d'Uovo, fa parte del loro repertorio. Eliminati i primi tre, la Preside relega il Rosso in una classe più mansueta facendogli indossare il temuto "anello di costrizione". Protagonisti dello sceneggiato a puntate "Setta X", oscurato a causa delle scene troppo crude contenute.

Gianlu il "Fichetto"

Gianlu 

Colto intenditore di musica classica e strumentista sognatore, non ama essere osservato ma suo malgrado non passa inosservato. Alla ricerca di un'anima gemella che lo "stupirà", non si perde in facili avventure amorose... Questa caratteristica lo rende però più interessante alle compagne di classe. Personaggio autobiografico, vive per l'Arte. Impersona i personaggi di Perdiana Joe, dell'Ispettore Gianlu e dell'incorreggibile Gian Bond. Ospite obbligato di tutti i diari. Si veste sempre di rosso per accaparrarsi le simpatie della prof.ssa Frollini, la romagnola del Nervi che l'adora al pari della pasta Barilla. Altre professoresse lo trovano interessante prestandosi a volte come inconsapevoli collaboratrici di classe per i suoi compiti. Ahh... fortunello il Gianlu...!

Le vignette

Vignetta

Ogni giorno nuove vignette. Questo significa che dovevo disegnare molto velocemente. I miei compagni si accontentavano di schizzi anche incompleti... Il bello era divertirsi leggendo sé stessi per poi adattarsi alla situazione ideata dal loro disegnatore. L'auto impersonarsi nel proprio personaggio di fantasia letto sul Diario Prati era a volte molto rischioso. Ripetere dal vivo la scena appena letta li esponeva al rischio "nota sul registro" e a volte li indirizzava dritti-dritti sulla strada della Preside... Si raccontava così la favola del giorno trasposta dai lettori sul palcoscenico della classe, per allentare la pena inflitta dall'orario di lezione. Come fare a tirarsi indietro dall'allietare i sofferenti e i bisognosi d'affetto?

Preside, Professori

 PresideProf.ssa Righelli (Mathe)Prof. Grassanlà (lingua)Prof. DEA (Topogafia)Alessio

La "Signora Preside". Ci odiava e odiava il prof. d'italiano (nell'immagine ritratto come un bambolotto sbriciolato nella mano della Preside). La Dark Lady dalle labbra a copertone, evidenziate con un rossetto rosso Ferrari, saliva a bordo della nostra nave esclusivamente per il gusto di consegnare la disastrosa pagella quadrimestrale o per rimproverarci di qualche disastro compiuto da qualche compagno. Legati con le catene alle nostre postazioni, ci spronava ad aumentare il ritmo di vogatura alla volta di un lugubre destino comune: gli esami di Stato e di Abilitazione.
Solo alcuni professori presenti sui Diari sono raffigurati in questa pagina. Si distinguono la prof.ssa di matematica, il geometra assistente di topografia, il prof. di "Diritto e Rovescio" Alessio e il mitico prof. di francese, lo sceicco Grassanlà.

Finale...

Ci sarebbero molti altri compagni - e professori - (e quindi altrettanti personaggi... anzi di più, dato che ogni compagno possedeva diverse identità) da ricordare, ma sono un po' troppi... Ma eccovi qui, cari amici inseparabili! Anche voi "in linea" insieme a me. Ne abbiamo passate troppe insieme, in quelle aule..., immersi nel chiarore da eclisse di quelle mattinate che non trascorrevano mai. Ricordate? Di quando si facevano le interrogazioni orali seduti al proprio banco con il libro aperto sulle ginocchia; di quando mi interrogava alla lavagna la professoressa Frollini (che stravedeva per me) e io scrivevo formule qualsiasi con lettere a caso, passandola sempre liscia nonostante quel BASTARDO della Pulce cercasse di avvertire la Prof.ssa dell'inghippo; di quando si giocava a domino con la trielina infuocata, facendola passare sotto tutti i banchi compresa la cattedra, sotto la quale si lasciava l'intero barattolino; di quando si usciva dall'aula a fatica, con le scarpe piene di chicchi di riso dopo la guerra con le cerbottane; di quando ci portavano in palestra e ci denudavano, perquisendoci, prima dell'uscita, solo perché all'IDIOTA di turno veniva la splendida idea di nascondersi il Rolex nelle mutande (se non peggio) per poi mettersi a urlare «al ladrooo!!!»; di quando a Cornelius era balenato di suonare l'allarme antincendio nella biblioteca; di quando Tabù diede fuoco ai bagni dopo essersi arrampicato sulla finestra nudo col "pacialotto" all'aria, chiamando la signora del palazzo di fronte che stava sbattendo i tappeti...? Ricordate? Eh... ma a raccontarle non c'è gusto. Quanto darei per rivivere quegli attimi intrisi di gioia e spensieratezza frammisti a tristezza e umiliazione, che solo quell'Istituto poteva donarci...! Ma, vi ricordate o no? Come? Non sapete chi sono? Ma allora andate tutti a ciucciarvi il calzino, stronzi!!! Ah... si scherzava? E allora vorrei mandarvi, approfittando della rete mondovisione fornita da Internet, un caloroso saluto, creato appositamente per voi, ovunque voi siate: «VIVA LA F...!» (...Focaccia, ovviamente!). E ricordatevi di me!




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